Brutto Sogno, una canzone di Mecna: Lo stupro Samanta Santoro, Maggio 4, 2024Maggio 5, 2024 Video di “Brutto Sogno” su YouTube Nella canzone “Brutto Sogno” di Mecna, il titolo stesso suggerisce la potenza subdola di una delle forme di violenza più deumanizzanti nella storia della nostra società: lo stupro. Nella prima parte del brano si narra di una ragazza che incontra un ragazzo che inizialmente sembra essere un bravo ragazzo, con cui potrebbe instaurare una relazione. Tuttavia, un incontro avrà conseguenze fatali per lei. Testo di “Brutto Sogno” Insomma alle mie amiche gli ho detto che stiamo insiemeMi ha confessato che non ha mai avuto storie serieMa gli piace e temeChe io sia meno presa perché ancora non succede quella cosaAnche con il mio ex mi ha sempre reso un po’ nervosaNon è che io non voglia ma ho bisogno del mio tempoCredo che sia vergogna o che per me non è il momentoPerò non l’ha capito perché sta insistendoNon sembra neanche lui, lo sguardo persoMi sento trasportare quasi immobile in un vento freddoAmore mio, che stai facendo? Io non ti appartengoPerò non l’ha capito perché sta insistendo Il ritornello è emblematico, quel ”Non farlo, tu non vuoi” che sa di una preghiera – un voler ritrovare l’anima del proprio carnefice. Tu(Tu), grande (Grande) amore mio (Amore mio, amore mio)No, non farlo, tu non vuoi Le conseguenza della violenza sessuale Nella seconda parte di “Brutto Sogno” ritroviamo le conseguenze della violenza sessuale: la negazione dell’accaduto e la depersonalizzazione in cui ci si sente fuori dal proprio corpo, come se la vittima fosse appena morta. Ed è quello che si percepisce nei casi di stupro, secondo le indagini svolte sulle conseguenze della violenza sessuale. Mi sento fuori dal mio corpoVoglio tornare a casa, non parlarne proprioNon è successo nulla, era soltanto un giocoHo messo male un piede dentro questo mondoE tra le mie preghiere sto cadendo a peso morto Nell’ultima parte viene rappresentata la conseguenza più cruciale, quella di sentirsi sporchi – marchiati da un corpo estraneo che porta la vittima a sentirsi colpevole dell’accaduto fino ad odiarsi. Sento ancora sulla pelle le sue maniSembra riescano ancora a toccarmiCiò che fa male è che qualcosa ormai ci unisce entrambiE quasi anch’io mi odio e non riesco ad amarmi Lo studio Sono molteplici le conseguenze psicologiche e psicosomatiche dello stupro. Ecco l’articolo che ne parla in modo approfondito (link). Durante la fase acuta, di solito si manifestano reazioni di incredulità, shock, paura, vergogna, senso di colpa, umiliazione, rabbia, isolamento, lutto e perdita di controllo. Le reazioni somatiche più comuni includono tensione muscolare, irritabilità gastrointestinale e disturbi genito-urinari. Spesso tra gli effetti dello stupro più comuni, vi sono reazioni di paura, da parte delle vittime, legate alla possibilità che famiglia e amici scoprano cosa è accaduto. Durante la fase di riorganizzazione vengono manifestati sentimenti di vulnerabilità, disperazione, senso di colpa e di vergogna. I sintomi comprendono un’ansietà diffusa, mal di testa, insonnia ed altri disturbi del sonno, depressione e rabbia. Questa fase è a volte caratterizzata da frequenti traslochi e cambiamenti del numero telefonico. Tra gli effetti dello stupro sulle vittime, vi sono alcune fobie più diffuse, esse includono la paura degli spazi chiusi (se lo stupro è avvenuto in casa), agorafobia o fobia degli spazi aperti, paura di restare soli e paura della sessualità. La vittima diventa una sopravvissuta quando è in grado di riconoscere lo stupro, di esprimere la propria rabbia, il proprio dolore, e di ritornare ad una vita normale. Una sequenza di stupri protratta può portare a depressione, tentativi di suicidio, uso di droghe ed alcol, disfunzioni sessuali, e problemi relazionali. Circa un terzo delle vittime sviluppano la sindrome post-traumatica da stress, un terzo manifesta un episodio di depressione maggiore negli anni successivi la violenza, contro la stima del 10% della popolazione femminile (Kilpatrick et al., 1992). Dai follow-up è emerso che il 33% ha pensato al suicidio, paragonato all’8% della popolazione femminile. Le vittime di stupro hanno il 13% di probabilità in più di tentare il suicidio. Le vittime “silenti”, cioè che non riportano a nessuno l’esperienza vissuta, spesso manifestano un alto livello di ansia, fobie, perdita di autostima, senso di colpa e vergogna, incubi notturni e possono sottoporsi a numerose cure per sintomi somatici senza causa eziologia”. Hai già scaricato la nostra app antiviolenza? Scarica ora Violance, l’app che offre assistenza alle vittime di violenza e stalking. Musica antiviolenzaapp antiviolenzaBrutto SognoMECNAstuproviolenzaviolenza sessualeviolenzadigenere